una volta ogni cento


Lo bevi un po di tè?

Si grazie.

Come lo lavi, il bollitore?

Con l’anice sciolto nell’aceto di vino.

Ecco. Immaginavo.

Cosa?

Che ne sapevi una più di me.

Per via dell’aceto di vino?

Certo. Una sempre. Ne sai sempre una più di me.

 

Attento… ecco.

…wow…

Per poco. Ma non ti avrebbe fatto troppo male.

Si, certo, ma…

Era proprio vicino a me, non ci ho messo nulla a prenderlo.

Lo so, ho capito, ma hai comunque dei riflessi di un gatto. E’ così, me ne devo ricordare…

Non è necessario.

Quindi usi l’aceto…

Si. Ma mica sempre. Ogni…

Ogni tanto si.

Si.

E poi fai bollire l’acqua? dopo l’aceto intendo.

Si faccio bollire l’acqua, altrimenti puzza tutto.

Certo.

Si.

Ecco, tieni, attenta che è ancora calda.

Grazie. Ah, no, non ti preoccupare, mi piace così calda.

E non ti bruci?

Uhm… no.

Dico, le mani, le dita, con la tazza. Guarda che scotta.

No, non… mi piace il calore, ecco. Tutto qui. E poi lo sai, non ti stupire sempre.

Mi piace. Mi piace sempre!

Esagerato…

Non togliermi questo gusto.

Come vuoi, non mi spazientirò.

Buona!

Ti piace? Io devo aspettare ancora un po’ prima di sentirla…

La trovi ancora calda?

Si!

Beh, ti piacerà.

 

 

Che farai domani?

Pensavo di andare a correre.

Bene, brava.

Si, pensavo di svegliarmi presto e andare a correre.

Presto, tipo?

Le sette.

Oh.

E’ troppo tardi?

No. No! E’… festa. Potresti riposarti un po’ di più…

Mi piace alzarmi presto anche quando non ne ho bisogno.

Okei. Non cambierai mai.

Pensavo di andare in biblioteca.

Quando?

Dopo la corsa.

Ah.

Si, mi serve leggere un po’. Sono indietro.

Io pensavo di uscire un po’ con la mia nuova macchina…. nuova poi…

Si, me ne avevi parlato. Non me l’hai ancora fatta vedere però.

Ce ne sarà tempo. Domani approfitterò del sole, o almeno spero che non abbiano mentito.

Sai già dove andrai a provarla?

No, mi lascerò ispirare appena esco. Vediamo un po’…

Pellicola comunque, giusto?

Si, si, certo.

Sono felice.

Bene.

Poi pensavo di andare a pranzo da Cremisi.

Ma quando?

Domani.

Intendi dopo la corsa? Prestino, no?

E dopo la biblioteca.

Ah, già. Bene, mi sembra una buona idea.

Poi devo portare Mari da Ludovico.

Ah.

Per i compiti. E’ sempre meglio che studia con qualcun’altro. Si dovrà abituare.

Avrai la macchina, quindi…

No, andiamo con la bicicletta. C’è il sole, tanto no?

Si. Si, ci sarà il sole.

Fanno Lairos al cinema, dietro casa di Pietro.

Non conosco…

E’ uscito lo scorso giovedì. Sembra bello.

Di che parla?

Due gatti, un elefante.

?

Si, si incontrano nella soffitta di un vecchio bambino.

Come sarebbe un vecchio bambino?

Un bambino che lo è stato. Poi è cresciuto…

Mh. Ma… gli animali sono…

Si, sono dei giocattoli. Dei peluche. Tu li avevi i peluche?

Eh, mi sembrava…. Ci porti Mari domenica?

Pensavo domani, domani dopo i compiti…

Con la bicicletta?

Si, si con la bicicletta, certo. Io ne avevo tantissimi.

Ma non sarà stanca?

Mari è sempre stata allergica alla polvere. Ma me li chiede in continuazione.

Capisco. Li avevo, si, li avevo i peluche. Nel 1980 però…

Saresti contento se ti portassero a vedere un film con dei giocattoli come protagonisti di cui sai già che ti innamorerai a prima vista, ma che non potrai mai avere?

Oddio… forse, beh ecco, non ci rimarrei troppo bene.

Allora non ce la porto.

Maddai. magari invece le piace proprio perché non ha altro modo di immaginarseli.

E’ una bambina, certo che se l’immagina.

Non so che dirti allora.

Vado a leggere un po’.

D’accordo. Ti dispiace se resto qui? Ho lasciato le mie cose in salone.

Ma no che non mi dispiace…

Bene. Starò poco Laura.

Stai tranquillo.

Grazie.

Vado su.

Si.

 

 

Laura…?

Dimmi.

Quando è nata Mari, Pietro lo sapeva delle tue passate gravidanze?

No…

E come farai?

Lascerò che arrivi il mio compleanno. Lo sai che succede ogni cento anni…

Si, lo so. Per questo te l’ho chiesto… ormai ci siamo… e quindi? Cosa farai?

Non lo so, ti dico. Ancora non ci ho pensato.

Forse è bene che tu lo sappia… ma a quanti ne sei arrivata?

Saranno novecentoquattordici.

Wow.

Non te lo ricordavi? Abbiamo solo diciassette anni di differenza…

Mai, mai ricordato. Chissà questa volta quale grado di parentela ci unirà…

Dovrai aspettare i diciassette anni umani, fratello.