i pantaloni della vecchiaia


Le gambe ti reggono
barcollanti,
il peso dall’altro
all’uno del corpo,
ancheggiano.
Smarcano il tempo
ogni giorno
e il gioco delle carte
non ti ha mai visto
così fedele.
Non ti arrabbi quasi più
o ti arrabbi spesso
e investi i tuoi denari
in poker al caffè,
partite da sabato pomeriggio
tutte le mattine.
Non conti più le ore
quanto i passi
e passi dai capelli
ai cappelli
mantenendo lucido
quel capo vecchio
da bambino:
tutt’una vita
– che è nel mezzo –
sembra ora
non conti più.