Un finestrino non conosce
che il rumore del vento
più prossimo al suo vetro.
Si fa sordo di fronte a mani,
di fronte a fronti
a bocche e lacrime.
Resta muto
quando lo picchiano
se con violenza lo scrivono
o ne spiano al di là dei contorni ciechi.
Non è scudo di nessuno
né lama audace della velocità
perchè viaggia a partire dal Tempo:
amico dentro e fuori,
quando fa caldo sulla tendina il sole
e freddo quando d’inverno.
Il finestrino non sente
che gli occhi degli uomini
più prossimi al suo vetro:
guarda i passanti passargli davanti
guarda i passeggeri impoltrirsi di fianco
guarda le rotaie che lo guidano, alto.
poesia finalista per il concorso “Un viaggio lungo un’emozione”
ass. cult. Il Cherubino, ed. 2014, Roma
http://www.ilcherubino.org/concorso-un-viaggio-lungo-unemozione-edizione-2013i-finalisti/