Annotazioni di un sabato:
camaleontico sistema di
confondersi con la tappezzeria.
Lei acida e mansueta
tu stanca e passionale:
non c’è sofà che sorregga
il tuo sprofondare
Gli occhi grandi e tenui
pesano le ore di giorni insonni
e notti dalla veglia profonda.
Lei morbida,
tu, vagabonda.
Non vi è forma in questa Città
che contenga la tua energia:
né sofà,
né insonnia che sia.
Senti di lasciarla
e forse la via
è quella giusta:
apri il cassetto
trattieni la chiave
recuperi l’ardire e
oltre l’abat jour
dimentichi il Maestrale.